Marisa Liseo
Dialogo tra una rondine e il tramonto
«È tempo di migrare. Vola!»,
le disse il tramonto.
«Non so dove tornare», una rondine
con pingue desiderio gli rispose.
Visto tra me e te più rosso del sangue
è il mare e alla via di Canaan
s'ode il pianto degli ulivi sui nidi
disfatti dalle bombe e dalla fame
dentro uno sciame di macerie e morte.
Irti di confini sono gli sguardi
alla sorte di rondini tra i mirti
e senza un tetto che sia rifugio
anch'io immagino un letto nelle stelle
dove tornare per sentirmi a casa.
*
Neanche le rondini possono ritornare. Non trovano più la loro casa. La casa è stata consegnata al rosso, al desiderio ancestrale di ritrovare un tetto; "un letto nelle stelle / dove tornare" per sentirsi a casa. Migrare è dunque, dispersione, e la casa, se non è confini, tetto, mura, è solo stare. Restare. (S.A)

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